La città vicina alle persone che hanno più bisogno
Occorre attuare la legge 112 ma anche oltre la legge. Promuovere un progetto speciale del Comune di Roma per favorire la realizzazione di case del Dopo di noi utilizzando il patrimonio comunale, a partire da quello confscato alle mafe. Dopo di Noi è il termine col quale i genitori di persone con disabilità indicano il periodo che seguirà alla loro dipartita. Istituzione di un uffcio di scopo a livello Comunale con il coinvolgimento dei Municipi per l’attuazione del progetto e la partecipazione della Regione. Favorire la costituzione di Fondazioni di Comunità promosse dalle famiglie dei disabili per dare gambe e spessore al progetto, cogliere le occasioni concrete che si presentano per far diventare una pratica il più possibile semplice quella della diffusione delle case del Dopo di Noi. Abitare insieme per i disabili fa la differenza tra vivere e soffrire, per questo le famiglie se aiutate considerano questa possibilità non solo una casa, un’occasione per un tetto sopra la testa, ma la possibilità di dare un futuro ai loro ragazzi e ragazze.
Necessitiamo di servizi di prossimità. C’è bisogno di centri polifunzionali in spazi pubblici che possano aiutare a conciliare la vita familiare e il lavoro e garantiscano protezione alle persone più fragili. Bisogna realizzare su tutta Roma una rete di centri diurni sociali, perché la socializzazione per dare senso pieno alla vita quotidiana di ogni disabile deve essere un impegno primario per tutti noi. Finita la scuola i disabili che non lavorano devono continuare a trovare spazi di socialità dove sperimentare la loro voglia di stare assieme, le loro competenze e la voglia di fare.