Liberare Roma a Caudo, per cambiare città serve collettivo

(ANSA) – ROMA, 17 GIU – “Caudo ha pensato bene di rilasciare un’intervista al manifesto con un passaggio ‘violento’ contro LIBERARE ROMA. Ci spiace perché nel 2018 eravamo in prima fila a sostenere Caudo, e ci costringe a fare alcune precisazioni. Innanzitutto, Caudo afferma il falso: con LIBERARE ROMA non abbiamo mai sostenuto Calenda, ma abbiamo e avremo sempre l’assillo di costruire una coalizione larga e plurale capace di vincere contro destra e Raggi. Caudo, poi, sembra dimenticare che governa il Municipio III in coalizione con il Pd: un elemento che nel suo racconto pubblico scompare. Nulla di male a governare con il Pd, ma il principio di realtà appunto dovrebbe battere la retorica. A Caudo, inoltre, diciamo che se ti candidi Sindaco in solitaria, ovvero solo col tuo comitato elettorale stretto e senza costruire nessun movimento politico collettivo alle spalle, stai consapevolmente assumendo una responsabilità: il problema di ‘fare squadra’ è di chi vuole essere sostenuto e non di chi dovrebbe sostenerlo”. Così in una nota il coordinamento di LIBERARE ROMA.

“Apprendiamo, infine, che Caudo, a Primarie concluse, non sara’ in campo nella battaglia che conta, ovvero nelle elezioni contro destra e Raggi: in pratica farà solo il precampionato, poi saluterà e tornerà all’università – prosegue LIBERARE ROMA -. Come se tutto questo fosse stato solo un esercizio di stile. Per quel che riguarda LIBERARE ROMA, vorremmo ricordare a Caudo che abbiamo fatto scelte diverse. Abbiamo deciso di puntare sulla necessità di una nuova storia collettiva e non su un solo uomo al comando. Di noi si è candidata una donna e attivista, Imma Battaglia, perché anche questa scelta ha un valore decisivo di fronte alla candidatura di cinque uomini. E abbiamo deciso di sfidare sul campo la coalizione candidando donne e uomini di LIBERARE ROMA in tutti i Municipi, perché l’autonomia di un progetto politico si misura non solo sulle performance di un singolo, ma dispiegando una proposta territorio per territorio. perché Caudo, invece di sostenere i nostri candidati indipendenti, uno tra tutti Sandro Luparelli leader della rete di attivismo sociale Cinecittà Bene Comune, sostenga ovunque i candidati del Pd, rimane un mistero”.

“Si può essere subalterni al Pd in tanti modi: rinunciare a modificare i rapporti di forza è uno di questi – aggiunge il coordinamento di LIBERARE ROMA – . Un altro è quello di partecipare alle primarie solo per guadagnare un pò di visibilità e magari agguantare una qualche considerazione. Noi siamo convinti che l’unità del campo progressista possa e debba convivere con la massima autonomia e radicalità della lista civica, ecologista e femminista. Il tema non è partecipare, ma lavorare per vincere le elezioni con il contributo di tutte e tutti. Ci troverete strada per strada a combattere per costruire una alternativa progressista per la città di Roma. Noi come sempre ci saremo, Caudo invece, dopo le primarie, lo troverete all’università”, conclude.

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