Non è periferia, è Roma: attorno al raccordo c’è una nuova città da rendere migliore per chi ci vive e ci lavora.
Roma è cambiata molto negli ultimi trent’anni. Il 50% dei posti di lavoro in imprese private di Roma è localizzato fuori dai Rioni e dai quartieri, attorno o all’esterno del raccordo anulare. Nello stesso luogo dove vivono circa 1,2 milioni di romani.
Investire sulla nuova città costruita negli ultimi anni attorno al GRA, tramite le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con i fondi del Giubileo. Tutte le iniziative a sostegno del lavoro devono intercettare, prioritariamente, le aree esterne della città.
Quasi metà dei romani abita attorno o fuori dal raccordo. Ne dobbiamo tenere conto quando parliamo di mobilità, accesso ai servizi, contrasto alle disuguaglianze. Ma ne dobbiamo tenere conto, prioritariamente, anche quando parliamo dell’economia futura. In questa parte di città si produce il cibo, si trovano i centri di ricerca, ci sono università straniere, c’è il tecnopolo, ci sono i parchi con le strutture ricettive, gli impianti sportivi, ecc.). Investire nel cibo, nella conoscenza, nell’innovazione tecnologica e nel settore ambientale signifca portare progetti e risorse in questa parte di città.